Affitti Brevi in Italia: La febbre dell'oro continua a crescere

19.03.2025

L'Italia, terra di arte, storia e bellezza, ma anche di opportunità economiche inaspettate. Se pensate al settore immobiliare, probabilmente vi verranno in mente compravendite, mutui, forse qualche ristrutturazione. E i numeri del 2024 parlano chiaro: una vera e propria febbre dell'oro che continua a crescere, con benefici che vanno ben oltre le tasche dei proprietari.


+10 Miliardi in un Anno: La Crescita Vertiginosa degli Affitti Brevi


Parliamo di cifre da capogiro: 66 miliardi di euro di valore generato nel 2024 dagli affitti brevi in Italia. Un balzo in avanti di ben 10 miliardi rispetto all'anno precedente. Un incremento che non solo testimonia la vitalità di questo settore, ma che inizia a pesare in modo sempre più significativo sull'economia nazionale. Dai piccoli borghi ai centri storici delle grandi città, l'ospitalità a breve termine sta diventando un motore trainante per il Bel Paese.


Un Impatto a 360 Gradi sull'Economia Italiana


Ma dove finiscono tutti questi miliardi? Non solo nelle tasche dei proprietari di casa, ovviamente. L'indagine presentata alla Camera dei Deputati da Marco Celani, presidente di Aigab, ci svela una mappa economica sorprendente:


13 miliardi derivano direttamente dalle prenotazioni degli alloggi. Soggiorni di turisti, certo, ma sempre più spesso anche di lavoratori in trasferta, studenti, e chiunque abbia bisogno di una soluzione abitativa flessibile e temporanea.

Ben 52 miliardi rappresentano l'indotto. Cosa significa? Tutto ciò che si muove intorno all'affitto breve: ristorazione, trasporti, shopping, attività culturali, servizi turistici. Un vero e proprio volano per le economie locali.

Infine, 1 miliardo è generato da ristrutturazioni, arredi e manutenzioni. Un segnale importante di come gli affitti brevi stiano anche incentivando la riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano.


Da Dove Arrivano Queste Case? La Verità Dietro le "Accuse"


Spesso si sente dire che gli affitti brevi "rubano" case al mercato degli affitti tradizionali, aggravando la crisi abitativa. Ma i dati raccontano una storia diversa:


Eredità: 30,4%. Molti immobili provengono da eredità, e spesso sarebbero rimasti inutilizzati senza gli affitti brevi.

Ex Abitazioni Principali: 28,7%. Proprietari che hanno cambiato casa e hanno scelto di mettere a reddito la vecchia abitazione.

Sfitto da Tempo: 26,1%. Case che giacevano vuote da anni e che ora tornano a vivere e a generare reddito.

Solo una Minima Parte "Sottratta" all'Affitto Tradizionale: 2,2%. Un dato bassissimo che smentisce le accuse più allarmistiche.

Investimenti Mirati: 12,6%. Solo una piccola percentuale di immobili è stata acquistata specificamente per essere destinata agli affitti brevi.


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