Case invendibili dal 2030? Cosa cambia con la direttiva UE
Dal 2030 le case "energivore" non saranno magicamente vietate, ma il mercato le giudicherà in modo molto diverso. La direttiva EPBD 2024 cambia le regole del gioco: nuovi edifici a emissioni zero dal 2030, MEPS (soglie minime di prestazione) nazionali e stop agli incentivi per caldaie a combustibili fossili. Il risultato? Immobili in classe energetica bassa (soprattutto G, spesso F) rischiano di diventare meno vendibili, più difficili da finanziare e più costosi da assicurare.
Cosa significa concretamente:
La domanda punterà sugli immobili efficienti; le offerte per case "pesanti" potrebbero calare.
Le banche e gli assicuratori potranno applicare criteri più severi o condizioni penalizzanti.
I proprietari che intervennero prima riducono il rischio di svalutazione e guadagnano competitività.
Da dove partire oggi:
Verifica l'APE aggiornato; è il punto di partenza per capire il rischio.
Esegui una diagnosi energetica per identificare dispersioni e priorità.
Interventi efficaci: isolamento (cappotto/tetto/serramenti), sostituzione caldaia con pompe di calore, fotovoltaico e VMC. Spesso un pacchetto coordinato fa guadagnare 1–2 classi energetiche.
Controlla incentivi regionali e prodotti finanziari green per ridurre l'esborso.
Non è troppo tardi: trasformare un vincolo normativo in opportunità aumenta valore e attrattività.
