Cedolare secca anche ai contratti di affitto con imprese
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 12395/2024, ha stabilito che la cedolare secca può essere applicata ai contratti di affitto stipulati con imprese, purché gli immobili siano destinati a uso abitativo per i dipendenti. L'esclusione riguarda solo i locatori che operano nell'ambito di un'attività imprenditoriale o professionale, mentre la qualità del conduttore non influisce sull'applicabilità del regime fiscale.
Questa decisione contraddice l'interpretazione dell'Agenzia delle Entrate (circolare n. 26/E del 2011), dichiarata non vincolante in quanto priva di valore normativo. La Cassazione sottolinea che il beneficio della cedolare secca è rivolto al locatore e non può essere limitato dal tipo di attività del conduttore.
Confedilizia ha accolto con favore la sentenza, ribadendo che la normativa sulla cedolare secca si applica esclusivamente ai locatori non imprenditori, preservando l'obiettivo di favorire l'accesso agli immobili abitativi.