Chi deve pagare le spese condominiali in affitto
Le spese condominiali, note come oneri accessori, possono essere una fonte di confusione nei contratti di affitto. In generale, chi paga queste spese dipende dalle disposizioni del contratto di locazione e dalla legge italiana.
Chi paga le spese condominiali in affitto: le regole legali
Secondo la legge, in assenza di un accordo specifico, le spese condominiali si suddividono come segue:
- Inquilino: Deve sostenere le spese per la gestione ordinaria e i consumi, come pulizia, manutenzione dell'ascensore, acqua, elettricità e riscaldamento. Inoltre, è tenuto a coprire il 90% delle spese di portineria, salvo diverso accordo.
- Proprietario: Responsabile per le spese straordinarie, che comprendono interventi significativi come la ristrutturazione del tetto o della facciata. Anche i costi di amministrazione dell'edificio rientrano tra le spese straordinarie e sono a carico del proprietario.
Accordi contrattuali e modalità di pagamento
Il contratto di locazione può specificare diverse modalità di pagamento delle spese condominiali, tra cui un versamento forfettario mensile o pagamento diretto delle bollette. Tuttavia, il pagamento forfettario non è sempre consentito, specialmente nei contratti a canone concordato.
Cosa succede in caso di mancato pagamento
Se l'inquilino non paga le spese condominiali, il proprietario è responsabile nei confronti del condominio e dovrà saldare le spese. In seguito, potrà rivalersi sull'inquilino, che dovrà rimborsare entro 60 giorni. La morosità dell'inquilino può portare alla risoluzione del contratto e allo sfratto. Importante: l'amministratore condominiale non può agire direttamente contro l'inquilino, ma solo tramite il proprietario.
Prescrizione dei debiti
I debiti per le spese condominiali ordinari si prescrivono in due anni, mentre quelli per le spese straordinarie in dieci anni.