Come vendere con un condono aperto
Quando si decide di vendere un immobile con una sanatoria ancora aperta, è importante avere chiaro il processo che si deve seguire per evitare problemi e possibili conseguenze legali. In particolare, è necessario ritirare il condono prima del rogito notarile per evitare problemi futuri. La sanatoria edilizia, infatti, è un'istanza presentata dal proprietario di un immobile costruito in violazione delle norme edilizie vigenti, con l'obiettivo di sanare l'irregolarità e regolarizzare la situazione dell'immobile. La sanatoria, in genere, prevede il pagamento di una somma di denaro, oltre alla regolarizzazione dell'immobile. Nel caso di una sanatoria ancora aperta, il processo di vendita dell'immobile può risultare complesso e lungo, poiché la regolarizzazione dell'immobile deve essere completata prima della vendita. Il proprietario dell'immobile deve quindi contattare il Comune e verificare lo stato della sanatoria in corso, in modo da poter pianificare i passaggi necessari per la regolarizzazione dell'immobile. Una volta che la sanatoria è stata completata e l'immobile regolarizzato, il proprietario può procedere con la vendita dell'immobile. È importante ricordare che, prima del rogito notarile, deve essere ritirato il condono edilizio, ovvero il documento ufficiale che attesta la regolarizzazione dell'immobile. Solo dopo aver ritirato il condono, infatti, il notaio potrà procedere con la stesura dell'atto di vendita. In ogni caso, è consigliabile affidarsi a un professionista del settore immobiliare, come un'agenzia immobiliare o un avvocato specializzato, per essere sicuri di seguire tutti i passaggi in modo corretto e evitare possibili problemi futuri.