Contratti d'affitto validi attraverso Whatsapp

12.12.2023

La pratica di utilizzare WhatsApp per stipulare contratti, compresi quelli di locazione, ha acquisito riconoscimento legale in diverse giurisdizioni. La chiarezza e la completezza delle informazioni scambiate attraverso la chat sono di vitale importanza per evitare ambiguità e interpretazioni contrastanti. La giustezza di un accordo stipulato su WhatsApp trova conferma nel fatto che la chat può essere considerata valida prova in sede processuale. 

È fondamentale notare che, nonostante l'accettazione crescente di tali modalità, la prassi tradizionale di redazione formale di documenti scritti resta predominante, specialmente in affari legali come i contratti di locazione. Tuttavia, le comunicazioni attraverso WhatsApp possono costituire un complemento essenziale, fungendo da prova tangibile degli accordi raggiunti tra le parti. La chat, in questo contesto, assume un ruolo di rilievo come documento elettroscritto, potenzialmente equiparabile a una corrispondenza cartacea. Tuttavia, per garantire la sua validità e rilevanza in sede legale, è cruciale che le conversazioni siano esaurienti, fornendo dettagli chiari e completi relativi all'accordo. 

In caso di controversie, l'utilizzo della chat come prova può essere efficace solo se l'intero contesto comunicativo è comprensibile e privo di ambiguità. In assenza di informazioni dettagliate, potrebbe essere necessario fare affidamento sulle disposizioni del Codice Civile o altri protocolli legali convenzionali. In sintesi, mentre WhatsApp può certamente fungere da mezzo per definire e registrare accordi, è cruciale operare con trasparenza e assicurarsi che la documentazione digitale rifletta accuratamente gli intenti delle parti coinvolte.

© 2019 Simone Novelli 
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