Contratto di locazione ad uso transitorio: cosa sapere prima di firmare

22.04.2025

Hai mai sentito parlare di contratto di locazione ad uso transitorio?
Si tratta di una formula contrattuale pensata per chi ha esigenze abitative temporanee — come studenti universitari o lavoratori in trasferta — e non può (o non vuole) impegnarsi in un affitto di lunga durata
Durata e condizioni
Questo contratto ha una durata massima di 18 mesi e può essere stipulato solo a fronte di esigenze documentabili, come studio o lavoro, escludendo usi turistici. Deve essere registrato all'Agenzia delle Entrate per essere valido.


Chi può stipularlo?
Solo persone fisiche non operanti nell'ambito di un'attività d'impresa possono essere parte del contratto. L'immobile deve essere utilizzato esclusivamente a scopo abitativo.
Una formula dedicata agli studenti
Esiste una variante specifica per studenti universitari, che permette anche la stipula di contratti separati per ciascun inquilino. L'immobile deve trovarsi nella città universitaria o in un Comune limitrofo.

Cedolare secca: vantaggi fiscali
I contratti transitori possono usufruire della cedolare secca, con tassazione agevolata:
21% sul canone annuo per i contratti standard 10% per i contratti a canone concordato. Oltre a questo, si è esenti da imposta di registro e bollo.
Un'opportunità da valutare
Il contratto ad uso transitorio è uno strumento utile e flessibile, ma deve essere redatto correttamente e solo in presenza di requisiti specifici.
Per evitare problematiche future, il supporto di un professionista del settore immobiliare è fondamentale.

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