Immobili e rischio climatico: secondo la BCE valgono fino al 24% in meno

10.08.2025

Anche il mattone non è immune agli effetti del cambiamento climatico. Secondo un recente report pubblicato dalla Banca Centrale Europea, il valore degli immobili esposti a rischi ambientali — come alluvioni, frane, tempeste o innalzamento del mare — può risultare inferiore fino al 24% rispetto a edifici analoghi situati in zone più sicure.

Il "prezzo" del rischio climatico
Il report, dal titolo "Pricing or Panicking?", analizza per la prima volta la correlazione tra cambiamento climatico e mercato immobiliare commerciale (Commercial Real Estate – CRE) nell'area euro. Emergono dati inequivocabili: gli investitori applicano uno sconto crescente agli edifici esposti a rischi fisici, una penalità che si è accentuata nel periodo 2007–2023.
Negli Stati Uniti, la svalutazione per immobili ad alto rischio climatico oscilla tra il 30% e il 50%. In Europa, la dinamica è simile, con un impatto diretto sulla stabilità del mercato e sulla valutazione degli asset.

Per ora la liquidità regge
Secondo la BCE, il 25% degli uffici commerciali compravenduti nell'area euro è esposto ad almeno un rischio climatico elevato. Il calo dei valori è iniziato nel 2012, ma il mercato ha assorbito la variazione in modo ordinato, senza ripercussioni significative sulla liquidità. Questo conferma che il "climate risk" è ormai un parametro integrato nelle valutazioni immobiliari, al contrario di altri rischi — come i terremoti — che non sembrano incidere sui prezzi.

Gli edifici obsoleti rischiano di diventare "invendibili"
La crescente attenzione verso le normative ambientali e gli standard energetici più stringenti ha accelerato la svalutazione degli immobili più datati e non ristrutturati. Questi edifici rischiano di trasformarsi in "stranded assets", ovvero beni che perdono valore e attrattività economica, rimanendo fuori dal mercato.
Al contrario, gli edifici nuovi o riqualificati, progettati con attenzione alla sostenibilità e all'efficienza energetica, sono sempre più richiesti e mantengono una solida tenuta di valore.

Conclusione: il cambiamento climatico non è solo una questione ambientale, ma sempre più un fattore determinante nelle valutazioni immobiliari. Investire oggi in immobili sicuri, efficienti e sostenibili non è solo una scelta etica, ma anche una strategia economica lungimirante.

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