Le conseguenze del rialzo dei tassi di interesse della Banca centrale europea aumento di 75 punti base.
I tassi di interesse indicano quanto costa prendere denaro in prestito e quanto fruttano i risparmi e gli investimenti. Ce ne sono di diversi tipi, ma nello specifico i tassi di interesse a cui fa riferimento l'annuncio della Bce sono quelli a cui le banche centrali prestano denaro alle altre banche. Dato che siamo in un momento storico in cui l'economia è particolarmente attiva, principalmente a causa della ripresa economica che ha seguito gli anni della pandemia, in cui l'economia è stata, per ovvi motivi. Questo perché più alti sono i tassi di interesse, più sarà propenso a depositare il denaro in banca e meno propenso a correre rischi.
Saranno gli intestatari di mutui a tasso variabile i primi ad accorgersi dell'aumento dei tassi di interesse. Questo perché per loro le rate variano in funzione dei tassi di riferimento del mercato, e di conseguenza un rialzo di questi ultimi renderà le rate del mutuo più salate. Più ridotti gli effetti sui prestiti al consumo, che a differenza dei mutui non hanno un legame diretto con i tassi di interesse e tradizionalmente si adeguano con più lentezza ai rialzi. Gli effetti comunque ci saranno.
Insieme al rialzo dei tassi, la Bce ha presentato anche le nuove stime sulla crescita economica. "Dopo un rimbalzo nella prima metà del 2022, dati recenti indicano un sostanziale rallentamento della crescita economica dell'area euro. Dopo aver alzato i tassi d'interesse a luglio di 50 punti base per la prima volta dopo undici anni in cui erano rimasti stabilmente nulli, la Bce proseguirà con un ulteriore rialzo di 75 punti. Dalla prossima settimana i tassi di interesse europei arriveranno così a 1,25%, con ulteriori rialzi promessi per i prossimi mesi. Si tratta di una misura pensata per aiutare a combattere l'inflazione, ma le conseguenze sulla vita dei cittadini non saranno indolori.