Mercato immobiliare italiano, le previsioni fino al 2025
13.12.2022
La recessione c'è ma (ancora) non si vede. Le contraddizioni del contesto macroeconomico fanno da sfondo ad un mercato immobiliare che non grida alla crisi, ma che presenta vari elementi anticipatori di una situazione che potrebbe rivelarsi problematica nel 2023. Questa è la tesi di fondo del terzo rapporto sul mercato immobiliare presentato da Nomisma.
In questo contesto si delinea lo scenario del mercato immobiliare dei prossimi anni. "Sul mercato immobiliare le evidenze numeriche non restituiscono ancora ciò che sembra prospettarsi per il mercato immobiliare nel breve periodo, vale a dire la chiusura della fase di crescita post pandemica e l'avvio di una nuova fase di arretramento conseguente all'impennata dei prezzi", si legge nel report.
La decrescita non ancora concretizzata quindi, ma l'impatto dell'inflazione è responsabile per circa il 70 per cento dei prezzi di tutti settori, in particolare del settore casa, e va a modificare le abitudini di consumo degli italiani, per i quali le spese legate alla casa sono quelle più colpite.
La sfiducia dei consumatori impatta sulle intenzioni di acquisto immobiliare, spiega Luca Dondi, Ad di Nomisma, oltre che sulle intenzioni di stipula di nuovi mutui casa. "I consumatori sono consapevoli che le condizioni del credito sono peggiorate, con maggiore prudenza e selettività da parte delle banche, per tutelarsi da eventuali insolvenze. Sia a livello europeo che italiano, a maggior selettività si associa minore domanda di credito".
In termini di numeri, ciò si traduce in una previsione sulle erogazioni di mutui a 55,2 miliardi di euro (contro i 55,7 preconizzati a febbraio), 44,4 miliardi nel 2023 (contro i 54,2 previsti a febbraio), 45 miliardi nel 2024 (contro i 58 previsti a febbraio) e 48,2 nel 2025.
A livello di compravendite, il 2022 si concluderà con 767 mila compravendite, più delle 741 previste a febbraio, per poi calare bruscamente a 665 mila nel 2023 e 659 mila nel 2024 (contro la precedente previsione a 725 e 736 mila compravendite immobiliari)
Prezzi e canoni immobiliari, le previsioni 2022-2024
La crescita dei prezzi e dei canoni immobiliari reggerà nei prossimi anni a causa dei fondamentali delle 13 città monitorate da Nomisma, il che mette al riparo le città italiane dal rischio bolla. Nel 2022 si è vista una variazione semestrale del +2,1 per cento nei prezzi immobiliari e del +0.6 per cento annuo. Il 2022 si concluderà con un aumento del 2,7 per cento per la media delle 13 principali città italiane (con Milano a +5,9 per cento e Venezia a -0.9).