Nel 2050, in Italia serviranno 3,6 milioni di nuove case: un futuro di trasformazioni urbane
Entro il 2050, l'Italia dovrà affrontare una crescente domanda abitativa, con la necessità di realizzare circa 3,6 milioni di nuove abitazioni. Questo sarà possibile grazie a investimenti stimati in oltre mille miliardi di euro, destinati principalmente alle principali aree metropolitane. Milano assorbirà quasi il 5% della nuova offerta abitativa, seguita da Roma con il 3%, mentre le altre città principali copriranno l'1%. Se consideriamo le aree metropolitane estese, le cifre si triplicano, raggiungendo tra il 42% e il 45% della nuova offerta di abitazioni.
Secondo il rapporto "La casa per la città del futuro", redatto da Scenari Immobiliari in collaborazione con Investire Sgr, oltre a questi investimenti, sarà necessaria una manutenzione annuale pari a 4,2 miliardi di euro per le nuove strutture. Circa il 42% delle nuove abitazioni dovrà essere accompagnato da servizi qualificati per i residenti, richiedendo ulteriori investimenti di oltre 50 miliardi di euro, tra l'8% e l'11% del costo delle case. Milano e Roma saranno le città più interessate da questa crescita, con investimenti rispettivamente di 39 miliardi e 26 miliardi di euro.
Le nuove esigenze della domanda abitativa
L'evoluzione della popolazione e delle esigenze abitative porterà a una crescente specializzazione dell'offerta immobiliare. Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari, sottolinea come il mercato dovrà rispondere alle nuove tipologie di domanda residenziale, favorendo la creazione di soluzioni abitative su misura per differenti gruppi di popolazione. Gli sviluppatori dovranno rispondere a un'utenza sempre più diversificata, che spazia da giovani professionisti a studenti, fino agli anziani autosufficienti.
Milano, Bologna e Roma emergeranno come poli di attrazione per studenti e giovani professionisti, con lo sviluppo di soluzioni come student housing, microliving e coliving, adatte a un mercato ancora poco servito. Queste città, insieme a Torino e Firenze, saranno all'avanguardia anche nella progettazione di residenze dedicate alla popolazione over 75.
Nel sud Italia, città come Palermo e Napoli potrebbero concentrarsi su soluzioni abitative di qualità per giovani e famiglie, puntando su nuove generazioni di residenze con elevati standard edilizi e servizi integrati. Tuttavia, la domanda di residenze per anziani in queste città rimarrà limitata, data la preferenza culturale per l'assistenza familiare.
Attualmente, meno dell'1% delle 35,6 milioni di unità residenziali italiane è composto da abitazioni specializzate. Nei prossimi 25 anni, si prevede un'evoluzione della popolazione in termini non solo demografici, ma anche qualitativi, con una crescente richiesta di soluzioni abitative flessibili e innovative.