Procura per atti di compravendita: cos’è, quando serve e chi la fa
Nel mondo delle compravendite immobiliari, non sempre chi vende o acquista può essere fisicamente presente davanti al notaio. In questi casi entra in gioco uno strumento giuridico fondamentale: la procura. Ma cos'è esattamente, come funziona e chi può rilasciarla?
🔍 Cos'è una procura?
La procura è un atto formale con cui una persona (il mandante) autorizza un'altra (il procuratore) ad agire in sua vece per compiere uno o più atti giuridici. Nel caso della compravendita immobiliare, può trattarsi della firma del rogito, della trattativa, della gestione di documenti o della rappresentanza in fase di stipula.
🏠 Quando serve nella compravendita?
La procura è utile (e talvolta indispensabile) in diverse situazioni:
Il venditore o l'acquirente risiede all'estero o è impossibilitato a muoversi.
Si tratta di una società che delega un rappresentante.
Il proprietario è anziano o malato e affida la gestione a un familiare.
Si vuole snellire la procedura, evitando spostamenti o lunghe attese.
✍️ Come si fa?
La procura deve essere redatta in forma scritta e autenticata da un notaio. Può essere:
Generale, se riguarda una serie di atti (es. gestione patrimoniale).
Speciale, se riguarda un singolo atto (es. vendita di un immobile specifico).
Nel caso di procura speciale per compravendita, il documento deve contenere:
I dati del mandante e del procuratore.
La descrizione dell'immobile.
L'indicazione chiara dell'atto da compiere (es. vendita, acquisto).
Eventuali limiti o condizioni (prezzo minimo, modalità di pagamento, ecc.).
👤 Chi può farla?
Chiunque abbia capacità giuridica può rilasciare una procura. Se il mandante è una società, la procura viene firmata dal legale rappresentante. Se è una persona fisica, può essere rilasciata anche all'interno della famiglia, a un avvocato, o a un altro professionista di fiducia.