Rinuncia a case e terreni costosi: la Cassazione semplifica tutto

28.09.2025

Liberarsi di un immobile che genera solo spese è finalmente più semplice. Con la sentenza n. 23093/2025, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno chiarito definitivamente la portata della cosiddetta "rinuncia abdicativa", stabilendo che non servono più conformità catastale, certificati urbanistici o attestati energetici.
Un passo avanti decisivo, che mette fine a un lungo contenzioso tra cittadini e uffici del Demanio.
Lo scontro con il Demanio: la fine di un braccio di ferro
Fino a oggi, chi voleva rinunciare a immobili "ingombranti" – terreni franosi, fabbricati pericolanti o semplicemente proprietà troppo costose da mantenere – si scontrava con una burocrazia ostile.
Molti proprietari, stanchi di pagare IMU, assicurazioni, manutenzione o messe in sicurezza, tentavano la via della rinuncia. Ma gli uffici del Demanio spesso opponevano resistenza, sostenendo la nullità dell'atto per frode alla legge, abuso del diritto o illiceità della causa, arrivando perfino a minacciare azioni risarcitorie.
Con la nuova pronuncia, la Cassazione ha eliminato ogni dubbio: la rinuncia è lecita e produce effetti immediati.
Rinuncia abdicativa: un atto semplice e veloce
Secondo i giudici, la rinuncia al diritto di proprietà è un atto unilaterale e non traslativo: lo Stato non "riceve" l'immobile come in una compravendita o in una donazione, ma lo acquista a titolo originario, senza bisogno di adempimenti complessi.
Questo comporta vantaggi concreti:
- Niente obbligo di conformità catastale;- Niente certificati urbanistici o energetici;- Nessun onere fiscale aggiuntivo per lo Stato.
Unica precisazione importante: la rinuncia non estingue eventuali ipoteche o debiti gravanti sull'immobile, che continueranno a seguire il bene anche dopo il trasferimento allo Stato.
Effetti immediati e zero tasse
La Cassazione ha richiamato ben 128 pratiche di rinuncia già pendenti presso l'Agenzia del Demanio, che ora potranno concludersi automaticamente.
Per i proprietari, questo significa la possibilità concreta di alleggerirsi di immobili problematici senza ulteriori complicazioni. Per lo Stato, invece, un meccanismo più snello e privo di costi, dato che l'acquisizione avviene senza pagamento di imposte.

👉 In sintesi, la sentenza 23093/2025 apre a una vera e propria "liberazione immobiliare": chi non vuole più sostenere i costi e le responsabilità di un bene può rinunciarvi in maniera semplice, senza ostacoli e senza oneri inutili.

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