Vendere una casa ricevuta in donazione sarà finalmente più semplice e sicuro

17.10.2025

Una novità di grande rilievo si profila nel panorama normativo italiano: il disegno di legge "Semplificazioni", approvato in prima lettura al Senato, introduce importanti modifiche in materia di donazioni e circolazione dei beni immobili.
Tra le disposizioni più significative, spicca quella che semplifica e rende più sicura la vendita degli immobili ricevuti in donazione, risolvendo una delle questioni più delicate del diritto successorio: il rischio legato ai diritti dei legittimari e all'azione di riduzione.
📌 Cosa cambia concretamente?
Nel nostro ordinamento, alla morte di una persona, una parte del patrimonio è riservata ai legittimari (coniuge, figli, ascendenti). Se in vita il defunto ha donato un bene, riducendo la quota spettante a questi eredi, essi possono agire in giudizio per "recuperare" il bene donato, tramite l'azione di riduzione.
Con il nuovo testo, invece, si stabilisce che il bene donato non potrà più essere restituito, se il terzo acquirente ha trascritto l'atto di compravendita nei registri immobiliari prima della trascrizione della domanda giudiziale da parte degli eredi.
🔒 Più tutela per chi acquista.
Il diritto degli eredi si trasforma in un indennizzo economico, da richiedere al donatario (colui che ha ricevuto il bene in donazione), nel limite necessario a integrare la quota di legittima.
Nel caso in cui il donatario sia insolvente e abbia già venduto l'immobile, l'erede potrà chiedere la compensazione all'acquirente, ma solo nei limiti del vantaggio economico effettivamente ottenuto.
⚖️ Obiettivo: certezza del diritto e fluidità del mercato.
Questa riforma punta a tutelare sia gli acquirenti che gli eredi, favorendo la stabilità dei traffici giuridici e superando un'incertezza che per anni ha frenato la compravendita degli immobili donati.
📅 Applicazione delle nuove regole:
• Alle successioni aperte dopo l'entrata in vigore della legge.
• Trascorsi sei mesi, anche alle successioni già aperte, purché non siano già state avviate azioni giudiziarie o atti stragiudiziali da parte degli eredi.Una svolta attesa da tempo, che semplifica il lavoro degli operatori del settore e restituisce fiducia al mercato.

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